giovedì 10 maggio 2007

Forlì: il programma della lista "IDENTITA' PER CRESCERE NELLA PROFESSIONE INSIEME"

Allo scopo di favorire lo scambio di idee tra i colleghi di diverse città pubblichiamo il programma della lista "IDENTITA' PER CRESCERE NELLA PROFESSIONE INSIEME", candidata a FORLI'. Ci complimentiamo con i colleghi guidati dal dott. Fausto Bertozzi per l'impegno profuso nella redazione di un programma molto dettagliato.

Gli articoli relativi alle elezioni per Forlì sono selezionabili scegliendo come argomento "per Forlì" sulla barra a sinistra.


Scarica il programma in formato PDF



PROGRAMMA DELLA LISTA N° 2 CON MOTTO:

“ IDENTITA’ PER CRESCERE NELLA PROFESSIONE INSIEME”

Caro collega,
la nostra professione di dottori commercialisti ed esperti contabili è cambiata profondamente e ancor più grandi saranno i cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni.
Nonostante l’impegno e gli sforzi quotidiani che caratterizzano il lavoro nei nostri studi, l’immagine della nostra categoria non è adeguatamente valorizzata, ma risulta depauperata e svilita. Non tenuti nella dovuta considerazione dagli organi istituzionali dello Stato e dalla pubblica amministrazione, ci sono infatti imposti sempre più numerosi e pressanti oneri e doveri ai quali dobbiamo silenziosamente sottostare, molto spesso a fronte di corrispettivi nulli o irrisori. Oneri e doveri che se non adempiuti correttamente, così come può avvenire anche a causa di una legislazione in continuo mutamento e di difficile interpretazione, danno corso a pesanti sanzioni, con il rischio di peggiorare l’immagine della categoria.
In tale situazione, poco o niente hanno fatto i nostri vertici Istituzionali che, molto spesso assorbiti dalle bagarre interne, non hanno tutelato gli iscritti come avrebbe meritato la loro professionalità.
Pertanto riteniamo necessaria una svolta verso un rinnovamento ed un rilancio del nostro ruolo nella società civile ed economica.
Per ottenere tutto ciò dobbiamo impegnarci senza sosta e dobbiamo esprimere, in primo luogo, credibilità ed affidabilità professionale.
Doti, queste, che debbono essere il primo requisito dei nostri vertici istituzionali.
Il futuro della nostra Professione e dei tanti giovani colleghi che con tante speranze ed entusiasmo le si avvicinano, dipendono da questo e soltanto da questo.

Per cui, in vista della prossima votazione per l’elezione del Consiglio dell’ordine di Forlì-Cesena, la nostra lista si propone per dare esecuzione, in caso di elezione, ad un programma articolato nei seguenti punti.

1) Promozione dell’immagine del Dottore Commercialista

E’ necessario che il futuro Consiglio dell’Ordine sviluppi un’attenta attività di promozione dell’immagine del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile che, attraverso iniziative pubbliche e utilizzo di diversi mezzi di comunicazione, sottolinei l’importanza del nostro ruolo nel mondo moderno, non soltanto nei confronti dei soggetti privati e pubblici che usufruiscono delle sue prestazioni professionali ma, più in generale, nei riguardi dell’economia regionale e nazionale.
Molto spesso si dimentica infatti l’importante funzione della nostra categoria nella società civile e nel mondo economico, nel quale svolge un insostituibile ruolo di supporto nell’esercizio delle attività economiche, anche non profit, alle attività dei Tribunali e, cosa troppo spesso non adeguatamente considerata, alla corretta, continua e tempestiva esecuzione dei periodici adempimenti tributari che consentono l’acquisizione del gettito che consente il funzionamento e l’attuazione dei fini dello Stato e degli organi periferici.
Per tali ragioni, oltre che per la nostra dignità personale, le risorse e le capacità professionali ed intellettuali della nostra categoria meritano senz’altro una collocazione ed una visibilità migliore di quella che viene generalmente percepita dai terzi: siano essi enti pubblici, organismi politici o semplici cittadini.
A tal fine occorre un impegno comune e nuove idee di comunicazione, in particolare occorre che innanzitutto i Dottori Commercialisti credano nella propria categoria e che crescano con essa interagendo con essa.
La visibilità e la credibilità della categoria derivano e dipendono anche da questo!

2) Rapporti con gli iscritti, le associazione di categoria e le altre professioni.

Il futuro Consiglio dell’Ordine dovrà dare a tutti gli iscritti ampie informazioni sulle attività svolte e sul programma delle azioni che intende porre in essere nel futuro.
In particolare, al fine di promuovere e migliorare i rapporti con gli iscritti si dovrà:
• mantenere costante collegamento e collaborazione con le Autorità locali e le Associazioni Sindacali di categoria al fine di evidenziare e riaffermare il ruolo economico e sociale della professionalità dei propri iscritti;
• rapportarsi costantemente con le associazioni che rappresentano la categoria, raccogliere le istanze ed i suggerimenti che le stesse porteranno in rappresentanza dei propri iscritti; collaborare e ripartire con le stesse i compiti non esclusivamente istituzionali, senza ingerenze e nel rispetto della loro autonomia;
• ottenere il riconoscimento ed il rispetto che il ruolo e la nostra attività meritano nel contesto della società civile, evitando l’asservimento che sino ad oggi si è purtroppo dovuto registrare nei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria ed altre Amministrazioni pubbliche;
• porre in essere azioni idonee a sviluppare negli iscritti il senso di appartenenza alla categoria;
• promuovere occasioni di confronto tra colleghi, anche su aspetti pratici della professione;
• favorire i rapporti paritetici tra i giovani ed i meno giovani iscritti, favorendo lo scambio di esperienze e tutelando i giovani dal possibile sfruttamento della loro debolezza sul mercato;
• promuovere dibattiti interprofessionali e multidisciplinari sulle tematiche di categoria al fine di recepire le esigenze che nascono dallo svolgimento quotidiano della professione;
• individuare, per particolari settori dell’attività professionale, figure di orientamento (ad esempio individuando alcuni Tutor tra i colleghi preparati e disponibili) che forniscano assistenza e/o linee guida in termini operativi;
• organizzare siti internet operativi che forniscano informazioni complete e tempestive, dove siano presenti banche dati, forum e suggerimenti, linee guida per particolari problematiche;
• creare una rete telematica tra i colleghi, affinché vi siano nuove opportunità di confronto e collaborazione attraverso forum telematici;
• promuovere presso la sede dell’Ordine la costituzione di un punto di consulenza previdenziale per gli iscritti e per risolvere tutte le problematiche che possano insorgere con la nostra Cassa di Previdenza.

3) Rete di relazioni sul territorio

Riteniamo che il Consiglio riuscirà a svolgere un buon lavoro se riuscirà a coinvolgere ed a collegare tra loro il maggior numero di iscritti in modo da favorire relazioni e collegamenti. Il dialogo tra tutti gli iscritti permetterà di sviluppare un’idea comune della professione, favorirà lo scambio di idee, il radicarsi di una coscienza collettiva e l’idea di sentirsi parte attiva di un progetto. Questo percorso potrà favorire il crearsi di una positiva identità professionale.
Il Consiglio dovrà quindi adoperarsi per creare occasioni di incontro e di dialogo, stimolare la produzione di idee, invitare tutti a farsi parte attiva e propositiva e tutti gli iscritti dovranno avere la consapevolezza di poter trovare nei consiglieri degli ascoltatori delle proprie proposte e sapere che la volontà di partecipazione sarà adeguatamente valorizzata.
La costruzione di una rete di rapporti renderà possibile una migliore operatività del Consiglio, la realizzazione di un Ordine “diffuso” sul territorio ed un’ottica sistemica di cui la nostra categoria ha profonda necessità.
Tenuto conto di ciò si ritiene opportuno decentrare sul territorio anche la struttura “fisica” dell’Ordine, con la creazione di una sede staccata nella città di Cesena così come già attualmente esiste per il Tribunale, la Camera di Commercio e gli Uffici Finanziari.

4) I rapporti con il mondo esterno

Il nostro ruolo di professionisti competenti e qualificati dovrà essere opportunamente valorizzato, attraverso rapporti significativi di confronto e di collaborazione con gli organismi istituzionali, quali: il Tribunale, l’Amministrazione Finanziaria, la Regione, le Province, i Comuni , gli Enti Pubblici economici, le istituzioni scolastiche e le Università.
Il collegamento con il mondo della formazione scolastica e Universitaria è importante per formare adeguatamente i professionisti di domani: abbiamo assistito negli ultimi decenni ad un peggioramento del livello medio della preparazione universitaria, le varie riforme scolastiche, l’accesso generalizzato, i giudizi scarsamente selettivi hanno portato le Accademie Italiane a scomparire da qualsiasi classifica internazionale.
Per rimediare a questo non basta pertanto pretendere dagli iscritti una formazione professionale continua, ma occorre una costante correlazione con il mondo della scuola e dell’Università, che forma i futuri nostri praticanti e colleghi, al fine di mantenere elevato il livello professionale dei professionisti iscritti e la loro credibilità.
A tal fine il nuovo Consiglio, continuando il lavoro di studio preparatorio già iniziato dall’attuale Consiglio, dovrà realizzare la costituzione della FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI, anche con il coinvolgimento degli organismi istituzionali sopraindicati, per svolgere attività di alta formazione, studi e ricerche in ambito professionale ed economico ed attività culturali al fine di contribuire allo sviluppo del nostro territorio e dell’immagine dei Dottori Commercialisti.
Si dovrà inoltre dare visibilità esterna sul piano dell’impegno sociale, partecipando ad iniziative umanitarie, anche sostenendo ed in collaborazione con chi già sta svolgendo tale attività, quale ad esempio la Fondazione ADC Onlus, contribuendo a modificare l’immagine stereotipata del Dottore Commercialista che viene comunemente dipinto come colui che fa o non fa pagare le tasse.

5) La formazione professionale

Le iniziative di formazione professionale dovranno privilegiare le materie che sono tradizionalmente oggetto dell’attività dei Dottori Commercialisti combinando nel modo più efficace possibile la solidità, la profondità e l’aggiornamento della preparazione con la capacità di affrontare con successo le sempre più variegate esigenze pratiche della nostra attività professionale.
In un mondo caratterizzato da elevati ritmi di cambiamento, non si potranno trascurare anche gli argomenti riguardanti i progetti di integrazione economica, politica e fiscale dell’Europa e l’internazionalizzazione dell’economia, ovviamente per quanto riguarderà i profili connessi con l’esercizio della professione.
A tal fine, sarà necessario progettare una formazione che stimoli l’interesse e l’apprezzamento degli iscritti al di là della maturazione dei crediti formativi e che sia in grado di costituire un'effettiva opportunità di crescita aprendo nuovi orizzonti professionali in modo da essere vissuta da tutta la categoria come un fatto premiante e come un fattore qualificante.
Per la formazione dei tirocinanti, è necessario definire un indirizzo formativo di base e favorire l’apprendimento di materie non trattate in modo sufficiente nel corso universitario di studi e/o nello studio professionale nel quale il tirocinante svolge il praticantato, non dimenticando la deontologia professionale.

6) L’organizzazione interna

Il futuro Consiglio dell’Ordine dovrà funzionare con efficienza ed efficacia, garantendo in modo continuativo la tempestiva e massima trasparenza del suo operato nei confronti di tutti gli iscritti.
Perché ciò si realizzi effettivamente, sarà necessario:
• adeguare il regolamento interno sulle modalità operative del Consiglio, in modo che lo stesso preveda una idonea ripartizione di compiti tra il Presidente ed i Consiglieri, nonché le linee operative delle varie Commissioni già esistenti e di quelle costituende alle quali saranno invitati a partecipare in maniera fattiva i colleghi, in modo particolare i giovani;
• ripartire i compiti attraverso deleghe da conferire ai singoli consiglieri in modo da garantire, pur rispettando il principio della collegialità, la rapidità e l’efficienza operativa;
• riconfermare l’obbligo di presenza alle sedute del Consiglio, con assunzione di impegno, da parte di ogni consigliere, alle dimissioni a seguito di più di due assenze ingiustificate;
• adottare criteri ispirati alla massima trasparenza, nel rispetto del principio della turnazione, nella segnalazione dei nominativi degli iscritti destinati a ricoprire incarichi negli Enti pubblici;
• obbligo di depositare all’Ordine, affinché ogni iscritto possa accedere alla consultazione, la notizia dell’assegnazione ai Consiglieri di incarichi in Enti pubblici o in Società o Enti partecipati o collegati ad Enti pubblici;
• monitorare i criteri di assegnazione degli incarichi da parte degli Enti, al fine di salvaguardare i diritti di tutti gli iscritti;
• rivendicare nei confronti degli Enti pubblici l’applicazione di onorari adeguati agli incarichi assegnati;
• favorire l’aggregazione e gli scambi, a livello regionale, degli Ordini che fanno capo alle diverse circoscrizioni continuando ad aderire al CODER, Coordinamento degli Ordini dell’Emilia Romagna ed al CUP provinciale.

7) L’Albo unico e la riforma delle professioni

La formazione dell’Albo unico avrebbe potuto costituire una buona opportunità per il formare insieme agli iscritti al Collegio dei Ragionieri e Periti Commerciali, un’unica professione economico-giuridico-contabile che, forte dei numeri degli attuali iscritti ai due Albi, avrebbe potuto presentarsi al mondo politico-istituzionale per richiedere le funzioni, le prerogative ed il rispetto che la nostra professione si è meritata nel tempo.
Purtroppo, la realizzazione di ciò non è stata del tutto soddisfacente e sono a tutti noti le polemiche e gli scontri tuttora in corso per la realizzazione di tale progetto.
Il Consiglio si impegnerà comunque in sede locale ed in sede nazionale per una corretta gestione dell’Albo dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili che vedrà inseriti, in sede di prima applicazione, tutti gli attuali iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti e del Collegio dei Ragionieri e Periti Commerciali, ovviamente nel rispetto delle rispettive identità storiche, di formazione e di titolo professionale, così come previsto dalla legge, e si adopererà affinché si possano effettivamente cogliere tutte le opportunità di tale unificazione.
L’attuale quadro normativo relativo all’esercizio della nostra attività professionale è altresì complicato dalla imminente riforma delle professioni intellettuali che il governo sta portando avanti. L’attuale disegno di legge delega approvato dal consiglio dei Ministri e presentato in Parlamento dal Ministro della Giustizia Mastella, prevede un notevole ridimensionamento della funzione degli ordini professionali.
Per scongiurare tale ridimensionamento, che riteniamo indebito, immeritato ed anacronistico, si rende quindi necessario un intervento forte ed unitario della categoria per fare approvare una legge-delega che effettivamente riformi in senso positivo e costruttivo l’esercizio delle professioni intellettuali, ma che mantenga il ruolo di rappresentanza degli interessi diffusi e legittimi dei liberi professionisti iscritti in albi.
A tal fine il Consiglio si adopererà in maniera fattiva, coinvolgendo anche le altre professioni rappresentate dal CUP locale, aprendo un dibattito fra i professionisti e le forze politiche locali, così pure come avverrà a livello nazionale all’interno dell’assemblea dei Presidenti del nostro Consiglio Nazionale e nel confronto con le associazioni sindacali di categoria.

8) Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti

Per quel che riguarda la problematica relativa alla Cassa, il Consiglio si impegna a sostenere ogni azione volta a trovare una conferma legislativa del diritto di continuità della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Dottori Commercialisti ed al riconoscimento di ogni effetto derivante dalla previsione sulle dinamiche demografiche e sulle adesioni attuabili al momento dell’entrata in vigore del Dlgs 139/2005, alla luce del trend storico e delle normative vigenti.
Si batterà con forza perché quanto accantonato dai Dottori Commercialisti negli anni di lavoro e di contribuzione, quanto è stato conservato con gli sforzi di gestioni sane e corrette, quanto è stato poi con lungimiranza riformato per salvaguardare gli equilibri di lungo periodo e garantire le generazioni future, non debba essere disperso o impoverito applicando logiche d’aggregazione generalizzata, di presunte economie di scala o di una grande unica solidarietà previdenziale.
Chiederà che ogni decisione sul futuro della nostra Cassa di Previdenza sia condiviso con la base degli iscritti e definito in ogni sua parte prima dell’entrata in vigore dell’Albo Unico al fine di valutarne ogni conseguenza.

9) I rapporti con il Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti.

Nei rapporti con il Consiglio Nazionale, il Consiglio locale dovrà operare affinché in tutto il territorio italiano siano efficacemente promossi l’immagine ed il ruolo del Dottore Commercialista, affiancando e sostenendo le Associazioni sindacali nella tutela degli iscritti.
Sarà inoltre cura del nuovo Consiglio impegnarsi per chiedere la modifica del Decreto Legislativo 139/2005 sull’Albo Unico, da attuare dopo il regolare svolgimento delle elezioni, in tutte le competenti sedi e con gli opportuni strumenti, con particolare riguardo ai seguenti profili:
• modifica delle funzioni dell’Assemblea dei Presidenti, conferendole poteri deliberanti, quanto meno in materia di bilancio;
• omogeneizzazione dei diversi sistemi elettorali attualmente previsti per il consiglio Nazionale ed i consigli locali.
• Richiesta di attribuzione agli iscritti all’Albo dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di prerogative concernenti gli atti societari, già attualmente svolti di fatto dalla categoria;
Si cercherà inoltre di stimolare il Consiglio Nazionale a proporre modifiche legislative al fine di:
• semplificare il rapporto Fisco/Contribuente e tutti i conseguenti adempimenti a cui sono tenuti i Dottori Commercialisti;
• eliminare la continua introduzione di norme retroattive e di dare stabilità e certezza delle norme tributarie;
• eliminare l’indeducibilità dei costi effettivamente sostenuti ed inerenti alle attività d’impresa e di lavoro autonomo che, di fatto, aumentano la pressione fiscale nominale;
• semplificare norme, quali ad esempio quelle sull’Antiriciclaggio per i professionisti, per renderle effettivamente idonee ed efficaci al loro scopo e non un insieme di adempimenti burocratici inutili e forieri solo di sanzioni per non corretti adempimenti formali;
Si proporrà inoltre al Consiglio Nazionale di:
• potenziare la Fondazione Aristeia in maniera tale che diventi un centro studi di rilevanza nazionale, sullo stile di Assonime e Centro studi notariato, divenendo un punto di riferimento per la categoria e per il mondo economico in materia fiscale e societaria;
• promuovere l’immagine e la funzione del dottore commercialista anche mediante la partecipazione a pubblici dibattiti, televisivi o radiofonici, in materia economica-finanziaria.


Questo programma vuole essere un punto di partenza per l’attività che il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Forlì-Cesena dovrà svolgere nel suo mandato, a decorrere dal 1 gennaio 2008; come tale, esso deve considerarsi aperto al contributo di ogni collega che lo condivida e che voglia partecipare fattivamente alla vita del proprio Ordine, dando vita ad uno strumento collettivo e condiviso di crescita professionale che consenta di realizzare tutti, “INSIEME”, gli obiettivi unitariamente espressi nel motto “IDENTITA’ PER CRESCERE NELLA PROFESSIONE INSIEME” che caratterizza la nostra lista.

Il candidato presidente Fausto Bertozzi
I candidati consiglieri Giovanni Albani
Gastone Calzetti
Filippo Cicognani
Riccardo Pieri
Gabriella Placucci
Valeria Vegni
Alessandro Gardelli
Roberta De Simone
Andrea Fantini
Michela Lugaresi
Alberto Spada
Sonia Torelli