mercoledì 30 aprile 2008

Commercialisti, il codice a Catricalà

In occasione dell'incontro che si è tenuto ieri mattina nella sede romana dell'Authority, tra il Garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, e il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Claudio Siciliotti, il nuovo codice deontologio dei commercialisti è stato consegnato direttamente a mano all'Antitrust. Finora, si è constatato che solo il 30% dei 14 Ordini sotto esame si è adeguato pienamente al dettato delle liberalizzazioni introdotte dal decreto Bersani. Anche se sui minimi si nota un alto tasso di rispetto, proprio per non essere sottoposti ad esame da parte dell'Ordine. Sull'argomento ha detto Carticalà: "le novità apportate dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili al proprio codice deontologico, sembrano a una prima lettura andare nella giusta direzione, sia per la disciplina in materia di pubblicità, sia per quella in materia di compensi professionali".

Fonti
Il Sole - 24 Ore, p. 34 - Commercialisti, il codice a Catricalà - L. Ca.
ItaliaOggi, p. 44 - Commercialisti, nuova deontologia - Pacelli
ItaliaOggi, p. 44 - L'antitrust: le novità vanno nella giusta direzione

lunedì 28 aprile 2008

Consiglio nazionale: approvato il Codice deontologico

Il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili ha approvato il primo Codice deontologico della categoria unificata, che entrerà in vigore dal 01/05/2008. Il Codice, che sostituisce i previgenti di Dottori commercialisti e Ragionieri, risponde all'esigenza di dotare tempestivamente la Professione delle necessarie norme deontologiche per il corretto e competente esercizio dell'attività professionale.

Il Codice Deontologico

Il Comunicato Stampa
La relazione illustrativa

lunedì 21 aprile 2008

Corradi: sull'Albo unico necessario un confronto con la base

Rendiamo disponibile l'articolo apparso su Libero Mercato lo scorso 16 aprile 2008, a firma del dott. Italo Corradi, vice presidente del Comitato per la tutela della professione di dottore commercialista.

venerdì 18 aprile 2008

Faccia a faccia tra candidati ed esperti contabili

Durante la prima giornata del Congresso nazionale milanese di Unagraco - Unione nazionale giovani ragionieri - il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Siciliotti, ha ottenuto la promessa della riduzione della ritenuta d'acconto, della deducibilità dei costi della formazione e della rivisitazione degli studi di settore da parte sia di Mauruzio Leo (Pdl) che di Stefano Fassina (Pd). Intanto, nel pomeriggio arriva per i commercialisti la chiusura di Pierluigi Mantini - Pd - sulle prospettive di assetto normativo del panorama professionale.

Fonti:
Il Sole - 24 Ore, p. 33 - Faccia a faccia tra candidati ed esperti contabili - Cavestri
ItaliaOggi, p. 42 - Fisco, nuova rotta in cento giorni - Marino - Ventura
ItaliaOggi, p. 42 - Albo unico, al restyling il dlgs 139/2005 - Marino - Ventura

lunedì 14 aprile 2008

Seminario BILANCI 2008 - FEDRA 6.0 - ComUnica

martedì 6 maggio 2008 ore 10
Palazzo degli Affari - Sala Topazio
Piazza Costituzione 8 Bologna


Organizzato da:
REGISTRO DELLE IMPRESE
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna

Segreteria Organizzativa: Tel.: 051 6093867 marianna.parnolfi@bo.camcom.it http://www.bo.camcom.it/


La Camera di Commercio di Bologna, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ed il Consiglio Notarile, all’approssimarsi della scadenza annuale per il deposito dei bilanci d’esercizio e in relazione alla già intervenuta adozione di una nuova modulistica (Fedra 6.0 - D.M. 6/2/2008) ed all’avvio della fase sperimentale della “Comunicazione unica” ( art. 9 legge n. 40 del 2/4/2007) organizza questo incontro per fornire le indispensabili informazioni a tutti coloro che a vario titolo “dialogano” con l’Ufficio del Registro delle Imprese.

La partecipazione al seminario è gratuita.

Modulo per la prenotazione online

Terzo ricorso al Tar Lazio contro l'Albo unico

Terzo ricorso presentato dall'avvocato Antonio Baldassarre al Tar del Lazio per bloccare l'albo unico tra ragionieri e dottori commercialisti. Dopo un primo tentativo, con il quale si chiedeva la sospensione delle elezioni locali, e un secondo contro la validità dell'elezione del Consiglio nazionale del 30 novembre 2007 (entrambi ancora da dscutere dai giudici amministrativi), Baldassarre è tornato all'attacco con un ricorso depositato il 15 febbraio scorso. Il legale, su mandato dell'Ordine dei dottori commercialisti di Verona, nel nuovo atto entra nel merito della questione dello status professionale e formativo delle due categorie, sostenendo che le differenze sono tali da non consentire una fusione, se non sollevando un dubbio di natura costituzionale. Ragione che ha convinto Baldassarre a chiedere che sia proprio la Corte costituzionale (che il legale in passato ha presieduto) a dirimere il problema.
Nel ricorso, dopo aver elencato le caratteristiche giuridiche e tecniche delle due professioni e i punti dell'impianto normativo che ha consentito l'unificazione ("Palesemente illegittimo"), si sostiene che "le norme sono incostituzionali nella parte in cui equiparano, sotto il profilo della capacità di svolgere il medesimo esercizio professionale e di formare un medesimo consiglio, differenti categorie tra loro eterogenee tanto per titolo di studio e formazione, quanto per esperienze di lavoro e conoscenze acquisite". Baldassarre scrive che i ragionieri (non laureati) sono abilitati a svolgere un'attività "pratico-esecutiva", mentre i dottori si occupano di cose di "alta professionalità". Invece "il legislatore ha arbitrariamente optato per una promozione ope legis dei ragionieri al più alto livello".

18/04/2008 - Il Mondo, pag. 90

giovedì 10 aprile 2008

Siciliotti: sulle quote autentica da abolire

Abolire l'autentica di firma sugli atti di cessione di quote di Società a responsabilità limitata e aziende è l'obiettivo dei dottori commercialisti, perseguendo, sostiene il presidente del Consiglio nazionale Claudio Siciliotti in risposta alle accuse di Riccardo Alemanno (presidente dei tributaristi dell'Int), la logica della "liberalizzazione a favore del paese e non (...) quella della sostituzione di un monopolio con un oligopolio".

Fonti:
Il Sole - 24 Ore, p. 22 - Siciliotti: sulle quote autentica da abolire

martedì 8 aprile 2008

Commercialisti, previdenza unica

In una intervista Giuseppe Pozza, studioso di storia della ragioneria e consigliere di amministrazione della cassa dei ragionieri, interviene in merito all'unificazione degli istituti previdenziali. Il consigliere si fa portavoce dei numerosi colleghi che propendono verso le riforme ordinistiche e previdenziali ma, al contempo, pongono l'accento sull'esigenza di una dettagliata analisi della struttura e delle dinamiche delle Casse. È un sì, dunque, quello del Consigliere Pozza all'unificazione ma in un clima di collaborazione e in assenza di pregiudizi. In proposito è riportato anche il pensiero di Fausto Giulietti, consigliere di amministrazione della Cassa dei ragionieri, che parla della nuova filosofia previdenziale dell'Istituto che si basa sul rigore dei numeri e sulla qualità delle prestazioni.

Appalti, bollino blu dai consulenti

Arriva il decreto ministeriale che attua le previsioni della legge Visco-Bersani (248/06), e che entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione in "Gazzetta Ufficiale". La norma detta che le imprese che appaltano a subappaltatori opere o servizi rispondano in solido tra di esse per i versamenti fiscali e contributivi dovuti in relazione ai rapporti di lavoro utilizzati nell'appalto. Le imprese hanno due vie alternative da seguire per adempiere alle procedure:

- attestare la regolarità dei versamenti consegnando copia dei modelli F24 con allegata dichiarazione sostitutiva di notorietà, elenco analitico dei lavoratori e Durc;

- farsi asseverare la regolarità dei versamenti fiscali e contributivi dal consulente del lavoro.

Dunque, la pubblica amministrazione riconosce ancora un altro ruolo di terzietà ai consulenti del lavoro che sono nuovamente chiamati a supplire all'inefficienza della stessa p.a., che, però, in cambio non mostra alcun atteggiamento di favore nei confronti dei liberi professionisti, anzi, continua ad avversarli a suon di provvedimenti di natura fiscale dalla caratteristica quasi inquisitoria.

Inoltre, è affrontato il tema del decreto ministeriale sul credito d'imposta per gli incrementi occupazionali, che prevede i criteri per beneficiare delle agevolazioni sulle assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2008. Nelle intenzioni del Legislatore il bonus doveva essere automatico ma, invece, dal decreto risulta subordinato ad un'autorizzazione preventiva. I consulenti rilevano, in merito all'agevolazione, sia la mancanza delle disposizioni applicative e della modulistica, sia le criticità di una disposizione sulla quale i professionisti avrebbero potuto esprimere validi pareri dal momento che gestiscono sul campo i rapporti di lavoro.

Fonti:
ItaliaOggi, p. 44 - Appalti, bollino blu dai consulenti - Ufficio stampa Consiglio Nazionale Ordine consulenti del lavoro
ItaliaOggi, p. 44 - Nuova occupazione, credito d'imposta ancora tutto da definire - Ufficio stampa Consiglio Nazionale Ordine consulenti del lavoro
ItaliaOggi, p. 44 - Arriva l'e-book sulle dimissioni - Ufficio stampa Consiglio Nazionale Ordine consulenti del lavoro

lunedì 7 aprile 2008

POLITICHE FISCALI A CONFRONTO E RIFORMA DELLE LIBERE PROFESSIONI: 10 DOMANDE PER CAPIRE: Intervista a Gianfranco Barbieri

POLITICHE FISCALI A CONFRONTO E RIFORMA DELLE LIBERE PROFESSIONI: 10 DOMANDE PER CAPIRE
intervista a Gianfranco Barbieri

Presidente di ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza,
Dottore Commercialista in Bologna

di Alessandro Mattioli

L’evento organizzato da ACEF ha mirato a riproporre a livello locale “le dieci domande alla politica” contenute nel manifesto politico realizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sulle quali si sono confrontati Renato Brunetta (PDL) e Stefano Fassina (PD). Perché questa iniziativa?
In primo luogo perché il CNDCEC ha realizzato un documento ben fatto e quindi abbiamo ritenuto doveroso prenderlo come spunto per un dibattito “tra bolognesi”. Pur muovendo dalle medesime considerazioni, la progettazione della nostra iniziativa è stata in parte diversa, perché ACEF ha cercato di proporre un confronto con taglio pluralista, coinvolgendo oltre a PDL e PD anche UDC, La Destra e La Sinistra Arcobaleno, con i rispettivi esponenti locali. Siamo soddisfatti del progetto perché crediamo che per riavvicinare la politica ai cittadini sia indispensabile ricostruire quel contatto umano che con il dibattito televisivo si è perso.

Cosa qualifica le libere professioni, e in particolare i dottori commercialisti, nel terzo millennio?
Siamo un esercito di lavoratori della conoscenza, in crescita costante, e potremmo rappresentare uno strumento formidabile per rilanciare la crescita dell’Italia. In particolare, più di altre libere professioni, i dottori commercialisti sono in grado di fare da ponte tra il mondo produttivo e le esigenze delle istituzioni e viceversa.

Nell’economia globale c’è ancora posto per le libere professioni?
Recentemente ho partecipato ad un forum internazionale delle professioni liberali, tenutosi qui a Bologna, al quale è intervenuto anche il Presidente CNDCEC dott. Claudio Siciliotti, che ha sostenuto una tesi, condivisibile, secondo cui la nostra libertà è data dalla conoscenza. È libero chi sa, anche più di chi ha. Oggi viviamo in una situazione globale caratterizzata da un mondo a tre velocità: un primo mondo dove si producono i beni, un secondo mondo dove si producono beni, fabbriche e quant’altro, e un terzo mondo dove si produce manodopera sottocosto in cambio della sudditanza politica. Per stare nel primo abbiamo bisogno di capacità intellettuali e conoscenze tecnico scientifiche, e su questo mondo saremo sempre imbattibili e riusciremo a competere. Pur non rappresentando la totalità di questo mondo, le professioni liberali ne sono una componente importante, presupposto sostanziale di libertà e di sviluppo.

Esistono spunti per prossime riforme fiscali?

I liberi professionisti chiedono nuovi strumenti per essere più competitivi sul mercato. Ormai gli studi professionali si stanno avviando ad assumere dimensioni tali per cui è indispensabile rivedere il meccanismo o quanto meno l’aliquota della ritenuta a titolo di acconto sui compensi percepiti. Con un 50% di costi di struttura la ritenuta del 20% significa accumulare sistematicamente crediti verso l’Erario.
Serve un modello societario pensato appositamente per le organizzazioni professionali, dove il capitale intellettuale prevale e caratterizza in modo determinante lo Studio.
Serve la rivisitazione degli studi di settore e più in generale, nell’interesse del Paese, serve un nuovo patto sociale tra Fisco e contribuenti. Oggi il cittadino si sente vessato tanto dalla complessità del sistema quanto dalla sua instabilità. Per questo auspichiamo che qualunque forza vinca, assuma l’impegno a mantenere stabili le basi imponibili ed effettuare una chiara politica fiscale solo intervenendo sulle aliquote.
Il clima di sospetto e la continua introduzione di nuove presunzioni, che lasciano a carico del contribuente la prova della correttezza del proprio comportamento, non aiuta di certo a risollevare il Paese. È giusto che l’Agenzia delle Entrate si doti degli strumenti più efficaci per contrastare l’evasione fiscale, ma il potenziamento delle tecniche di controllo deve andare di pari passo con l’abbandono progressivo delle tecniche presuntive. Diversamente si crea una palese ingiustizia sociale.

Cosa consiglierebbe ad un giovane che si avvicina oggi alla professione di dottore commercialista?
Credo che la chiave per entrare con successo nel mercato della conoscenza sia acquisire competenze caratteristiche in grado di rendere unica la propria offerta di servizi. Di pari passo alla competenza tecnica vanno sviluppate fortissime competenze relazionali, per far sapere “cosa si sa” ai propri interlocutori. Indispensabile infine è la competenza organizzativa, perché il modello di professionista “autarchico” è definitivamente al tramonto. Non si può più essere liberi professionisti se non si è in grado di collaborare in maniera efficiente ed efficace con (molti) altri colleghi. Per farlo è naturalmente necessario destreggiarsi senza imbarazzi tra le moderne tecnologie di comunicazione.

venerdì 4 aprile 2008

A Bologna la Cassa è "rosa", ecco le delegate elette.

Pubblichiamo i risultati dell'elezione per i delegati di Bologna alla cassa di previdenza:

Così i voti ottenuti dai primi sei nominativi espressi dai 223 colleghi votanti:

Luca Amelia 145 eletta
Santagada Laura 139 eletta
Zambon Teresa 132 eletta
Montanari Massimo 59
Natali Roberta 56
Gobbatti Alessandro 55

Informati per Scegliere si congratula con le dott. Luca, Santagada e Zambon per il risultato elettorale, e augura loro buon lavoro per il prossimo quadriennio.

giovedì 3 aprile 2008

Bologna: all'elezione dei delegati alla Cassa sono 223 i votanti

Alla chiusura dei seggi sono 223 (17,44% degli aventi diritto) i votanti per l'elezione dei tre delegati alla Cassa che spettano a Bologna.

Lo scrutinio è attualmente in corso.

Claudio Siciliotti ha incontrato Renato Brunetta PDL e Stefano Fassina PD

“Dalla politica un sì bipartisan alle nostre proposte su fisco, professioni e diritto societario. Nella prossima legislatura verificheremo il mantenimento delle promesse fatte”
Questa la sintesi dell'incontro tra Claudio Siciliotti, Renato Brunetta e Stefano Fassina (in sostituzione del candidato PD inizialmente atteso).

Roma, 2 aprile 2008 – No ad una riforma delle professioni improntata all’introduzione di un sistema duale tra Ordini e associazioni, eliminazione dell’obbligo dell’intervento del notaio per gli atti di trasferimento di quote di srl e di aziende, riduzione dell’aliquota della ritenuta alla fonte IRPEF a titolo di acconto dovuta sui compensi professionali, nonché ridiscussione del ruolo degli studi di settore e degli obblighi di tracciabilità dei compensi per i titolari di reddito di lavoro autonomo.
Queste in sintesi le più significative indicazioni emerse nel corso di dibattito tenutosi oggi a Roma, presso l’Hotel Exedra, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, al quale hanno partecipato Claudio Siciliotti (presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili), Stefano Fassina (candidato al Senato per il Partito Democratico) e Renato Brunetta (candidato alla Camera del Popolo delle Libertà).


“Le risposte che entrambi gli esponenti politici hanno dato alle nostre sollecitazioni –afferma Siciliotti – sono state assolutamente positive non solo per il contenuto delle stesse, ma anche per l’assoluta chiarezza con la quale gli impegni sono stati assunti, in quanto convintamente condivisi. Sentire due così importanti rappresentanti dei più importanti schieramenti dire con nettezza che il sistema duale tra Ordini e professioni non ha senso alcuno, è la migliore conferma di quello che noi andiamo dicendo da tempo”.
“Non meno importanti – continua Siciliotti – sono state le aperture sul fronte delle tematiche fiscali e l’assoluta condivisione, da parte di entrambi, della necessità di eliminare l’obbligo di intervento del notaio su quegli atti societari per i quali la legge richiede l’autentica della firma non per la validità degli stessi, ma solo per il deposito presso il registro delle imprese. Su questo aspetto, il prof. Brunetta ha dichiarato anzi che, dopo le elezioni, uno dei suoi primi atti sarà quello di fare suoi gli emendamenti che già da qualche mese giacciono al Senato e che consentirebbero di perfezionare questa importante svolta di semplificazione e liberalizzazione. Non meno incisivo è stato il sostegno offerto sul punto anche da Fassina”.
“Dopo questi importanti momenti di confronto – conclude Siciliotti –, non ci resta che attendere le elezioni e l’avvio della nuova legislatura dopodiché non mancheremo di ricordare le promesse così chiaramente fatte dalla politica rispetto alle istanze contenute nel nostro manifesto, monitorando attentamente la loro concreta attuazione”.

Bologna: Aggiornamento affluenza ore 17.30

Ad un'ora e mezza dalla chiusura dei seggi, 180 sono i colleghi che si sono presentati a votare (su 1279 aventi diritto), per una percentuale pari al 14,1 %.
Nell'aprile 2004 i voti totali sono stati 130, su un totale di 1096 iscritti (11,86%)

Si registra quindi un aumento di affluenza del quale non si può che essere lieti.
Restiamo in attesa dei risultati definitivi, così da poter comunicare a tutti i colleghi i nominativi dei delegati alla Cassa eletti.

Bologna: aggiornamento sull'affluenza (12:15)

Elezioni per i tre delegati di Bologna alla cassa di previdenza: alle 12.15 l'affluenza era di 70 votanti.

Auspicando come sempre la massima partecipazione fino all'orario di chiusura dei seggi alle ore 19, ricordiamo che alle passate elezioni per i delegati alla cassa, il numero totale dei colleghi votanti è stato di 130.

Elezioni. Nuovo sì bipartisan alle proposte del Cndcec su fisco, professioni e diritto societario.

Indicazioni positive sono emerse dal dibattito tenutosi ieri 2 aprile a Roma, al quale hanno partecipato il presidente del CNDCEC Stefano Siciliotti, il candidato al senato per il PD Stefano Fassina e il candidato alla Camera per il PDL Roberto Brunetta.
Brunetta e Fassina promettono: stop al sistema duale, eliminazione dell'obbligo dell'intervento del notaio per gli atti di trasferimento delle quote di srl e aziende, revisione di studi di settore e tracciabilità dei compensi per i titolari di reddito da lavoro autonomo.

Il comunicato stampa del Consiglio Nazionale



Intanto, a Bologna, è in programma il primo evento locale incentrato sulle "10 domande alla politica", documento redatto dal CNDCEC. La tavola rotonda, alla quale parteciperanno candidati dei principali schieramenti politici, verterà su "Politiche fiscali a confronto e Riforma delle libere professioni", e si terrà domani 4 aprile presso il Royal Hotel Carlton.

Bologna: Primi dati sull'affluenza

Alle 10.30 i colleghi votanti per l'elezione dei tre delegati alla cassa di previdenza sono 45.

Ricordiamo che i seggi in via Farini 14 rimarranno aperti fino alle ore 19, e invitiamo tutti i colleghi con diritto di voto (ovvero iscritti all'Albo entro il 31/12/2006) a partecipare.

martedì 1 aprile 2008

Manifesto Politico del CNDCEC circolare n. 15

Dando opportuno risalto alla lodevole iniziativa del Consiglio Nazionale, presentata dal presidente dott. Claudio Siciliotti, e ritenendo il documento di interesse per tutti i colleghi, pubblichiamo per opportuna diffusione il manifesto politico redatto dal CNDCEC e indirizzato a tutti i presidenti degli Ordini locali. Il documento contiene "Le dieci domande della Categoria a chi vuole rappresentare il Paese in parlamento".

Come auspicato dal Consiglio Nazionale, segnaliamo inoltre l'evento organizzato a Bologna da ACEF per il 4 aprile, che vedrà proprio la partecipazione di candidati alla Camera dei Deputati in Emilia-Romagna ad una tavola rotonda che affronterà gli stessi temi sui quali il Consiglio Nazionale ha chiesto un approfondimento nel proprio comunicato.