venerdì 27 marzo 2009

Bologna: lettera aperta del Consigliere Gianfranco Barbieri a tutti gli iscritti

Lettera aperta agli Iscritti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna in occasione della prossima Assemblea Annuale degli Iscritti del 2 aprile 2009, per la presentazione e voto del Bilancio consuntivo dell’anno 2008.

Cara Collega, caro Collega,

il prossimo 2 aprile 2009 si terrà l’Assemblea annuale degli Iscritti per la presentazione e voto del Bilancio 2008 del nostro Ordine, approvato a maggioranza dal Consiglio con il mio voto contrario.

Poiché ritengo che al ruolo di Consigliere dell’Ordine si accompagni anche l’impegno a mantenere un rapporto diretto e trasparente con gli Iscritti, ti invio questa breve lettera allo scopo di esporti le ragioni della mia scelta. Non voglio essere prolisso, quindi toccherò alcuni temi solo marginalmente, riservando gli approfondimenti al blog di Informati per Scegliere.

Innanzitutto, permettimi di chiarire che a lasciare perplesso non sono né la gestione “tecnica” dei conti – impeccabile – né l’entità delle spese sostenute, quanto piuttosto la qualità delle stesse, le scelte alla loro base e le modalità con le quali tali scelte continuano ad essere operate, in quanto a mio giudizio manca una progettualità condivisa e non viene tenuto in sufficiente considerazione l’Iscritto quale primo e fondamentale beneficiario delle attività dell’Ordine.
Senza nulla togliere all’importante ruolo di garanzia per i terzi facente capo all’Ente.

Come forse ricorderai, già in sede di approvazione del conto preventivo 2009, avevo espresso parere contrario all'aumento della quota annuale. Mi piacerebbe avere la tua opinione in merito e per questa ragione ti invito a contattarmi anche tramite posta elettronica.

Nel momento di difficile congiuntura economica che stiamo attraversando, ai compiti di governo e controllo dell’Ordine locale potrebbe invece affiancarsi un’opera tangibile di sostegno della categoria fondata sulla comunicazione, sulla formazione e su un orientamento generale al miglioramento dei servizi a supporto dei nostri Studi, nell’interesse dei clienti e del Paese.

Le attività e le scelte compiute nel 2008 (così come anche quelle del 2009) non si uniformano a questi principi. All’aumento delle quote non corrisponde un miglioramento dei servizi per gli Iscritti. Personalmente trovo strano che “strumenti di lavoro” che dovrebbero costituire la dotazione standard dell’Iscritto, quali la casella di posta elettronica certificata, il sigillo personale ed un pacchetto di 30 crediti formativi di aggiornamento annuale sulle attività salienti della professione siano fatti pagare “extra”, mentre si destinino, ad esempio, risorse ingenti in circolarizzazioni tanto frequenti quanto inutili nell’epoca delle e-mail. Pensa a quanti inviti ricevi settimanalmente dall’Ordine o dalla Fondazione...

Nel frattempo una delle poche spedizioni sicuramente utili, quella della nuova tessera per la rilevazione dei crediti formativi, che pure è nostro “strumento di lavoro”, non è stata effettuata, avendo così ogni singolo Iscritto dovuto provvedere personalmente al ritiro della stessa in occasione di uno degli eventi organizzati dalla Fondazione o presso la sede di via Farini 14.

Allo stesso modo, l’offerta formativa dell’Ordine e della Fondazione finora ha trattato il tema della crisi economica in modo insufficiente e marginale, senza la promozione di eventi specificamente rivolti ad un’analisi sia di scenario sia di dettaglio per affrontare il cambiamento in atto.

Stando alle risultanze del recente 1° Congresso Nazionale di Torino, la nostra Categoria ha tutti i requisiti per rivendicare il ruolo di “protagonista del cambiamento”, rivendicando valori di responsabilità, coesione, collaborazione e fiducia.

È ovvio che l’Ordine deve giocare un ruolo centrale nella promozione di attività che accendano l’entusiasmo e la voglia di fare. Ben vengano l’arte e la cultura per alleviarci le fatiche quotidiane e per mostrare alla società civile che “anche i commercialisti hanno un’anima”, ma pensiamo in primis alla nostra funzione sociale ed a quello che i clienti si aspettano da noi in questo difficile frangente.

Come avrai certamente letto sui più importanti quotidiani, in occasione del già citato Congresso Nazionale di Torino del 10 marzo scorso il nostro Consiglio Nazionale ha dato un segnale forte al Governo e al Paese, candidando la Categoria al ruolo di protagonista nell’uscita dalla crisi ed identificando al contempo con lucidità i temi che saranno centrali nel prossimo futuro per un rilancio della nostra professione. Ritengo l’attenzione a questi stessi temi e la predisposizione di iniziative di taglio simile per gli Iscritti di Bologna attività assolutamente fondamentali, e l’insufficiente sollecitazione rivolta agli Iscritti a partecipare al Congresso un’occasione mancata da parte del nostro Consiglio.

Potendo contare su oltre 2300 iscritti il nostro Ordine ha mezzi e risorse per essere un sostegno importante alla vita professionale di tutti, ma questi mezzi e queste risorse devono essere meglio finalizzati per dare la massima utilità. In mancanza pertanto di un tale diverso approccio, che non misuro dai costi ma dalla qualità e quantità dei servizi offerti, non posso che prendere le distanze dall’attuale linea politica del Consiglio rappresentata dal suo Presidente.

A breve anche il nostro Ordine dovrà convocare l’Assemblea elettorale per scegliere tra gli Iscritti propri delegati quale rappresentanza da inviare a Roma in occasione della 2° Conferenza Nazionale Annuale del 18 novembre 2009: gli “stati generali” della nostra categoria. Link agli atti della 1° Conferenza Nazionale.

In questa importante occasione ti invito a proporre la tua candidatura partecipando alla vita associativa. Sarà un’opportunità per acquisire una visione meno localistica della professione, entrando in contatto diretto con i vertici nazionali della categoria, e per offrire il tuo contributo di idee e di azioni.

Infine ritengo che meglio sarebbe se l’esame del bilancio dell’Ordine fosse presentato in correlazione con quello della nostra Fondazione, poiché molti sono i collegamenti che intercorrono tra le due entità, e la Fondazione - come noto - è mero braccio economico al servizio del Consiglio; tuttavia, il fatto che il direttivo della Fondazione non rifletta la composizione del Consiglio fa sì che gli indirizzi di governo possano non sempre coincidere con quelli voluti dagli Iscritti che hanno eletto il Consiglio in carica.

Ringraziandoti per l’attenzione, ti saluto e ti auguro un buon lavoro.

Gianfranco Barbieri
gianfranco.barbieri@barbierieassociati.it

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