martedì 2 ottobre 2007

ALBO UNICO - appunti della memoria di Gianfranco Barbieri

Amici,
ho letto con attenzione l’intervento del Consigliere dell’Ordine di Bologna Francesco Cortesi apparso sulla Newsletter del CODER N. 2 agosto 2007, che segue.
Ho pure letto il Compendio Albo unico elaborato dal Comitato Tutela Dottori Commercialisti ed ho trovato diverse discordanze circa i fatti narrati nei due documenti.
Ho poi sempre seguito le vicende della proposta “fusione”.

Leggete entrambi i documenti con attenzione e la lettera che l’allora Presidente Serao indirizzò ai Ministri della Giustizia e dell’Università circa l’esito del referendum nazionale e le condizioni alle quali la categoria avrebbe accettato la nascita dell’Albo unico e sarete informati per scegliere. Non potrete peraltro non chiedervi il perché del cambio di guida in corso di mandato alla presidenza del CNDC dal dottor Serao a Tamborrino, fatto mai spiegato agli iscritti.

Queste letture, e l’epoca nella quale sono diffuse, mi hanno costretto inoltre a sforzare la memoria per ricordare.

Ad esempio:
in una riunione dei Presidenti tenutasi a Roma...

tra il 1988-1990 in via Poli presso l’allora sede del Consiglio Nazionale (Presidente Rosina, Vice-Presidente Bernoni, Presidente della Cassa di Previdenza Turri, Presiedente dell’UNGDC Nidasio, etc. ) era all’o.d.g. la nascita di una commissione paritetica tra dottori e ragionieri per esaminare le possibilità di fusione (partecipavo accompagnando e spesso rappresentando quale consigliere l’allora Presidente di Bologna e amico dott. Alfonso Venturi).
La relazione del collega Turri per la Cassa era prevista successivamente a quella che avrebbe dato il via alla commissione paritetica, poiché sin da allora era noto il diverso equilibrio economico che esisteva tra le due Casse e formalizzare la notizia presso i Presidenti non avrebbe portato acqua al mulino dei fusionisti.
Il rifiuto della Presidenza alla richiesta di alcuni Presidenti di invertire l’o.d.g. per conoscere e far conoscere la relazione Turri prima del voto creò grande discussione e l’Assemblea dei Presidenti si sciolse senza raggiungere alcuna decisione.
Qualche ora dopo nasceva ANDOC quale unica Libera Associazione che rappresentava in quel momento i Colleghi non favorevoli alla nascita di un Albo unico paritetico con i Colleghi Ragionieri e p.c.
Io fui tra i fondatori di quella Associazione e pure Vice-Presidente nazionale sino al momento in cui la posizione politica espressa dal direttivo fu ben chiara circa le ragione della sua nascita ed esistenza.

Quanto qui esposto per evidenziare come il problema della necessità di tutela della Cassa di Previdenza fosse noto da sempre e quindi le ragioni per le quali sia stato portato avanti dai nostri vertici nazionali e locali l’Albo unico nella sua attuale configurazione non sono immediatamente percepibili, come pure quelle per cui nell’azione politica di tutela della categoria sia stato disatteso l’esito dei referendum svolti nel 2001 che promuoveva le modalità di attuazione espresse nella allegata lettera dell’allora Presidente Serao.

Per quanto precede, nell’elezione del prossimo Consiglio Nazionale il nostro movimento appoggerà quella Lista, quel Presidente e quei Candidati che siano stati e siano tutt’ora critici nei confronti dei provvedimenti Legge 34 e D.Lgs 139 nelle loro attuali formulazioni e di conseguenza si impegnino formalmente presso gli Iscritti, anche in occasione della trattazione dei disegni di legge in tema di riforma delle libere professioni, a svolgere senza tentennamenti ogni legittima, lecita azione di tutela del dottore commercialista finalizzata ad ottenere superamento e modifica della normativa vigente nel senso di quanto emerse dai citati referendum del 2001, riassunto nella lettera Serao del 7 novembre 2001 ai Mnistri di Giustizia e dell’Università:

.. omissis ..
“- Un Albo unico tra Dottori Commercialisti e Ragionieri e Periti Commerciali che implica un'unica professione, che continuerà a denominarsi Dottore Commercialista, nella quale:

- Dottori Commercialisti e Ragionieri e Periti Commerciali siano collocati in separati Elenchi/Sezioni;

- Ai Dottori Commercialisti siano riconosciute alcune particolari future prerogative in relazione al percorso formativo degli studi;

- Confluiscano in detto Albo i Revisori Contabili in separata Sezione;

- Siano disciplinate le relative Casse di Previdenza nel rispetto del principio dell’intangibilità dei diritti già acquisiti o in corso di acquisizione.

Nel precisare che le ipotesi approvate sono da considerarsi inderogabili e che nessuna ipotesi di eventuale fusione della Cassa di Previdenza è prevista nel quesito (comunque ogni notizia tecnica in merito va rivolta direttamente al Consiglio di Amministrazione della stessa)
… omissis …”


Siamo lieti di notare come dall’avvio dell’iniziativa del nostro movimento di informare i Colleghi anche in tema in tema di Albo unico, finalmente le notizie comincino a circolare ed il dibattito ad arricchirsi.

Ai lettori ogni altra considerazione.

Segue l’intervento del dott. Cortesi: