mercoledì 1 agosto 2007

Riforma delle Professioni: si riparte a metà settembre

Pausa estiva per la riforma delle professioni, ma per l'approvazione del testo base in tempi rapidi (e con l'incombere della direttiva sulle qualifiche professionali in ottobre) si dovranno accelerare i tempi dopo agosto.

Il 13 settembre verrà presentata una prima bozza al comitato creato ad hoc dalle commissioni giustizia ed attività produttive alla camera, e dopo gli eventuali emendamenti si passerà all'approvazione.

Queste le novità sui tempi emerse ieri dalla riunione delle due commissioni, la cui ipotesi di testo (proposta dai relatori Giuseppe Chicchi e Pierluigi Fantini) modifica in modo sostanziale il ddl Mastella, "sia nel merito che nel metodo", con il superamento della legge delega attraverso una legge quadro di principi, che entreranno in vigore immediatamente con l'approvazione delle due camere.

Anche mantini esprime soddisfazione, anche se non nasconde la fretta nata dalla necessità di accelerare i lavori a causa dell'incombere della direttiva europea. Da questa esigenza è nata la scelta di istituire un comitato ristretto composto dai rappresentanti più interessati delle due commissioni, invece di continuare i lavori al gran completo.

Per quanto riguarda i punti che supereranno la proposta originale del guardasigilli, Mantini ribadisce ciò che è stato annunciato il mese scorso.
E cioè, innanzitutto, il chiarimento sulla questione della riduzione degli Ordini. Verrà eliminata la delega in bianco, e sarà previsto invece il criterio dell'accorpamento delle figure professionali simili. Ci sarà poi il riconoscimento delle libere associazioni, prevedendo a regime la laurea triennale anche nel settore tributario. A detta di Mantini, poi, dovrebbe essere precisata meglio anche la questione del tirocinio, che per alcune professioni non sarà limitato a 12 mesi. Mentre in ballo, per tariffe e pubblicità, c'è anche la possibilità di mettere un tetto al patto di quota lite per gli avvocati. Facendo valere le norme del Testo Unico sugli appalti per i minimi tariffari nella progettazione e nei concorsi di opere pubbliche. Sulla comunicazione, i contenuti dei messaggi dovrebbero essere coerenti con i criteri dettati dagli ordini. Poi, le competenze delle autonomie saranno contenute agli ambiti riguardanti la valorizzazione del ruolo economico delle professioni a livello regionale e ai temi del sostegno alla formazione. Mantenendo, quindi, la potestà dello Stato sul mercato dei servizi. Impedendo, così, la nascita di figure professionali regionali.

Fonti:
Italia Oggi p. 40 - Riforma delle professioni, si riparte a metà settembre - Ventura